Bogia nen , in italiano letteralmente "non ti muovere", è un soprannome popolare che si riferisce ai piemontesi e che si riferisce a un temperamento caparbio, capace di affrontare le difficoltà con fermezza e determinazione spesso confusa con una traduzione letterale che si riferirebbe invece a una presunta passività troppo succube e prudente.
L'espressione avrebbe origine dalle gesta dei soldati sabaudi durante la battaglia dell'Assietta, un significativo episodio della Guerra di successione austriaca che ebbe luogo il 19 luglio 1747.
In quell'occasione, 4.800 soldati austro-piemontesi si trincerarono dietro muri a secco per fermare l'avanzata di 40.000 francesi. Vista la situazione disperata, lo stato maggiore inviò un messaggio al comandante piemontese, conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio, con l'autorizzazione a ritirarsi su posizioni più favorevoli. Secondo l'aneddotica dell'epoca, Bricherasio rispose con la frase: «Dite a Turin che da sì nojàutri bogioma nen.» ("Dite a Torino che noi da qui non ci muoviamo"). Il risolversi dell'impari battaglia a favore degli austro-piemontesi fece in modo che quella frase diventasse un motto popolare molto diffuso e la parola "bogianen" usata per indicare i piemontesi, con riferimento alla loro testardaggine e risolutezza.
Racconta Cesare Abba, nel suo libro Da Quarto al Volturno, che "bogianen" venivano definiti i soldati della fanteria di linea piemontese, i quali nell'imminenza di subire l'attacco avversario, venivano incoraggiati dai sergenti con l'ordine «Bogé nen, neh!» (Non muovetevi, eh!), ricordando loro l'eroismo degli avi.